Benvenuto nel Sito del CANOVA CLUB STORICO,"ideato, creato ed aggiornato, senza nulla pretendere, dal Socio fondatore Maurizio Cuscinà, per 70 anni di grande amicizia. Resta on line per la sua consultazione" (LFP). PER LE ATTIVITÀ CORRENTI VAI AL SITO ATTUALE, WWW.CANOVA.CLUB Grazie.
 
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INCIPIT
DELLA SOLIDARIETA’ DEL CANOVA CLUB

APUZZONel marzo del 1986 Stefano Balsamo, responsabile della JPMorgan a Roma, ricevette una telefonata da New York da un suo collega ed amico americano: “Stefano, all’ospedale, dove era ricoverata mia moglie Olga, ho conosciuto un giovane italiano che ha subito la dodicesima operazione alle gambe. Non ha mai camminato in vita sua e pure le mani non funzionavano molto bene. In compenso, la testa e tutto il resto gli funzionavano perfettamente”. Renato Apuzzo  doveva rientrare in Italia nei giorni seguenti, con un volo da New York e, da Roma, doveva  prendere un volo per Napoli Capodichino. Sapendo che aveva un fratello Comandante pilota all’Alitalia, l’americano chiese al suo collega italiano se poteva aiutarlo nelle pratiche di uscita ed entrata dagli aerei. Stefano disse subito “Ci penso io". Stefano non sapeva che quella telefonata sarebbe stata una di quelle veramente importanti della sua vita; che avrebbe rappresentato una svolta, o meglio, una presa di coscienza. Conoscere Renato sarebbe stato il primo passo per conoscere meglio cosa vuol dire Solidarietà. Quando, con la moglie Patrizia, andò ad “accogliere” Renato ai bordi dell’aereo, si accorse presto cosa significa doversi prendere cura di una persona con handicap motorio. Quando volle portarlo a fare un giro turistico per la Città Eterna, a prendere un caffè a casa ed andare al ristorante, si accorse direttamente ed immediatamente  cosa vuol dire, sollevare 60/70 kili inerti, farli scivolare nella macchina; tenerli in piedi nell’ascensore; imboccarli nel mangiare; farli passare per le porte, non larghe abbastanza per le sedie a rotelle; prenderli in braccio, o sotto le braccia, in due, per scendere gli scalini…ecc ecc Quando, finalmente, l’accompagnarono al suo aereo per Napoli, Stefano e Patrizia erano letteralmente distrutti, anche se avevamo scoperto un nuovo mondo, grazie alla cultura ed all’acume di Renato. Stefano parlò di questa esperienza  con alcuni soci del Canova Club, che si incuriosirono a tal punto di questo giovane speciale da chiamare Renato a dare testimonianza di sé e dei suoi problemi durante un Cenacolo ad hoc del Club. Renato venne dalla sua Castellamare di Stabia e raccontò cose sul mondo dei disabili ad orecchie finalmente attente e spiegò, soprattutto, la  differenza tra beneficenza e Solidarietà. Da quella sera, i Soci del Canova decisero che la Solidarietà sarebbe stata uno dei 3 pilastri della attività del Club, sicuramente il più nobile, con Renato Apuzzo come mascotte/testimonial ad honorem. Così, senza tanti clamori e fanfare, il Canova cominciò a raccogliere fondi prima tra i soci,  poi tra gli amici dei Soci, che versando per la Solidarietà, ne  diventavano Sostenitori. Spontaneamente, senza nomina o elezioni, o particolari atti formali, Eolo Poli Sandri e Antonio Boccini più con il fare che con il dire, divennero presto i “capi”di questa attività  aiutati da altri soci storici in questo service: Ugo Fidone, Fiorella Gennari, Fausto Polidori. Per tanti e tanti anni, Stefano ha ricattato (moralmente, quasi ogni mese, con blandizie ed anatemi) i lettori delle sue Effemeridi e l’apposito Comitato ha incassato la generosità di costoro.  Ogni anno, quasi sempre in una giornata di week-end primaverile, il Club organizza la giornata della Solidarietà, quando si ritrovano a condividere il pasto, insieme, i soci-sostenitori, i beneficiari ed i loro tutors, alla presenza di qualche artista generoso, per allietare il tutto,  qualche dono da offrire con una riffa alla buona. Tre i motivi di grande orgoglio e vanità di questa attività:
1)    I soci ed i sostenitori, fino ad oggi, davano (e danno) il loro contributo finanziario senza conoscere, in anticipo, a chi andrà. Si fidano totalmente del Club.     
2)   
Il Club non consegna quasi mai denaro contante, ma paga le fatture di chi ha bisogno.     
3)   
Il Comitato ha lavorato(sodo), in totale autonomia, accettando, in principio, tutti i casi di bisogno proposti, andando a verificare di persona che i casi e le necessità esistessero e sottoponendo ai soci-sostenitori le scelte finali attraverso votazioni.   Per concludere, qualche cifra:  in quasi venti anni di attività, sono circa un centinaio le entità di cui ci si è occupati. Sonotantissimi gli importi ricevuti e distribuiti dal Comitato. Per cosa? Per tutto quello che può servire a chi ha bisogno: dalle coperte al cibo, dall’elettricità al gasolio per riscaldamento, dai tavoli alle sedie, ma anche un prefabbricato, un’autoambulanza ed una emoteca mobile…!
Per chi volesse saperne di più, in allegato troverà l’elenco delle
opere di necessità soddisfatte in questi anni.
Crediamo si possa meglio capire il nostro orgoglio che è l’orgoglio del Canova per ciò che ha fatto con la testa, ma anche  e soprattutto con il cuore. Questo per il passato. Alla vigilia del 30° anno di attività, abbiamo pensato di rivedere un po’ le nostre strategie e di procedere di conseguenza.      
A) 
Abbiamo deciso di focalizzare il nostro supporto soprattutto sugli anziani, bisognosi, perché è la categoria più esposta e meno protetta. Dei malati, bene o male, deve occuparsi la Sanità Pubblica . Dei bambini se ne vogliono occupare sempre tutti perché sono la vita, il futuro. Gli anziani e bisognosi sono i più esposti perché non hanno futuro per definizione e, anche esteticamente, non sono proprio un motivo di attrazione naturale. Da qui l’impegno del Club. Da uno a due terzi di ciò che raccoglieremo andranno agli anziani (vedi punto B). Inoltre, i giovani del Canova Junior, si sono impegnati a far sì che  Solidarietà Canova Club sia, nel tempo, sinonimo di informazione aggiornata sulle necessità/problematiche degli anziani bisognosi(vedremo cosa saranno capaci di tirar fuori).     
B)  
Mentre non faremo mai mancare il nostro supporto alla mascotte Renato Apuzzo,  e ad altri  beneficiati storici (Villaggio don Bosco di Tivoli e Le Suore Carmelitane del Divino Cuore di Gesù, di Rocca di Papa), abbiamo deciso di focalizzare la gran parte della nostra raccolta in una specifica opera di Solidarietà a favore degli anziani; possibilmente  un progetto a 3-5 anni.     
C)  
Abbiamo deciso di cercare fondi presso le aziende; da qui la necessità di questa lettera e l’utilizzo della Canovalandia Onlus, nel frattempo costituita Come sempre, il service è frutto dell’abnegazione di singole persone. Il Comitato Solidarietà Canova è costituito, ad oggi, da persone che indefessamente offrono il loro dervice.E, poiché al Canova si preferisce chi fa a chi dice, a fianco di ogni persona troverete l’impegno che si è preso. Impegno che verificheremo ogni anno. Conseguentemente, il seguente  invito è aperto sempre, a chiunque voglia e possa: venite a far parte del Comitato di Solidarietà Canova Club, abbiamo bisogno di tutti,(specie se bravi e capaci di dare una mano. Il tempo, chi veramente vuole, lo trova). Grazie per la cortesia di essere arrivati fino in fondo alla lettera
Stefano
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