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E F F E M E R I D E
SECONDO DEL MESE DI SETTEMBRE 2014
Futuro. E’ il tempo in cui
i nostri affari prosperano,
i nostri amici sono sinceri
e la nostra felicità è assicurata

(Ambrose Bierce)
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N° I, Atto 3-Anno XXXVII
Mercoledì 17 settembre 2014
Cenacolo di Apertura:
Incontro con
il Sindaco di Roma

Ignazio Marino
Sala della Protomoteca in Campidoglio

Per i dettagli dell’evento, compresi quelli riguardanti il dinner,
rimandiamo a comunicazioni successive.

Cari amici,

dopo questo assaggio di sano umorismo e ancor più sano realismo sul futuro in generale, andiamo ai nostri due: prossimo (Cenacolo di settembre) e futuro (quello che riguarda il nostro Club).

Con il Cenacolo di apertura intendiamo centrare 3 obiettivi: 1) dare una ravvivata al nostro orgoglio di romani (e italiani), dopo così tanti anni di continue frustrazioni, “respirando” nella sala della Protomoteca in Campidoglio l’eco dei fasti dell’unica Città Eterna dell’universo; 2) dare continuità al dialogare del nostro Club con i sindaci della nostra città, dopo le straordinarie serate con Veltroni ed Alemanno; 3) dare un senso concreto al nostro “Amor per Roma” applicando l’approccio ProXit [che stiamo utilizzando per dare una mano, managerialmente, al Paese (www.proxit.it)], invece di produrre solo alti lai.

Chiediamo quindi al mondo Canova, ovvero agli stakeholder autoctoni (i Soci) di volerci far pervenire via mail a canovaclub@flamineservices.it quali sono i problemi individuati per la nostra città e le soluzioni proposte, da una parte e quali sono gli aspetti positivi dell’Urbe, dall’altra, oggi. Gli alloctoni (i frequentatori), eventualmente, in loco.

Passeremo al Sindaco Marino i risultati ragionati di questo esercizio, in modo palese o anonimo, secondo il Vostro desiderio, perché possa discuterli durante la nostra serata.

Poiché i posti sono limitati dalle dimensioni del sacro (in senso laico) luogo, la precedenza, in caso di necessità, sarà data a chi parteciperà a questo esercizio civico, con precedenza anche sulla cronologia delle prenotazioni.

La location della cena sarà comunicata successivamente perché oggetto di analisi e di scelta da parte delle nostre vestali delle location: Gabriella Gerace, Cicci Montiroli e Sabina Ciuffa (rientrata, felicemente per noi, dall’anno sabbatico a Parigi). La scelta di luoghi diversi (e più attraenti del beneamato Parco dei Principi) comporta una lotta all’ultimo centesimo per rientrare nel budget, a meno di sponsor generosi che vogliano legare il loro nome o quello della loro azienda al Campidoglio e/o al Sindaco Marino (per favore scrivete uno alla volta e senza ressa questo Vostro desiderio irrefrenabile a canovaclub@flamineservices.it).

Prima di chiudere il capitolo, per la serie “onori ed oneri” a chi fa, è doveroso che sappiate che questa serata è stata pensata ed organizzata dal Socio Adriano Aureli (e da me accettata), cui possono quindi andare tutti i Vostri pensieri, e di tutti i tipi, sull’argomento.

Prenotazioni per le persone di grande fede, per stabilire il criterio della cronologia, in caso di problemi di spazio, esclusivamente via mail a canovaclub@flamineservices.it.

Passiamo ora al secondo tema di questa Effemeride che sarà anche quello dominante dell’annata: il passaggio graduale, ma continuo, della conduzione del Club.

Dice il proverbio (cinese): "Aprire un'azienda è molto semplice; difficile è tenerla aperta". Noi l'abbiamo tenuta sempre ben spalancata, seguendo sempre la via Maestra. Anzi, per la verità, siamo andati anche per diversi sentieri Allievi con la stessa grande soddisfazione. Ricordo ancora che, intorno ai nostri valori di Amicizia, Cultura e Solidarietà, abbiamo raccolto per aggregazioni spontanee, un gruppo consapevole di amiche e di amici veri, che cercano quell'atmosfera diversa, "canoviana" appunto, dove gestisce chi fa e non il censo e dove abbiamo potuto mettere in pratica alcuni insegnamenti di grandi maestri, tra i quali the famous Father Indovino per primo: "Chi sa la strada guidi, chi non la sa, si fidi".

Fuori dalle battute, il frutto del lavoro dello scorso anno per il passaggio della conduzione, ha portato all’ora delle decisioni irreversibili (per non confonderle con quelle “irrevocabili” del Benito):

- il Canova del dopo Stefano sarà un Canova a conduzione collegiale, attraverso il Consiglio Direttivo (per gli aspetti strategici) ed il Comitato Esecutivo (per quelli operativi). Il Consiglio Direttivo sarà composto quasi esclusivamente dai responsabili di attività/service. Il Comitato Esecutivo da chi fa funzionare la macchina. Ogni membro del Consiglio Direttivo e del Comitato Esecutivo, farà il suo bel progetto per l’annata che entra ed in base ai risultati di quel programma sarà giudicato dallo stesso Consiglio e/o dal Comitato Esecutivo e/o dai Soci, anche se in forme diverse, in modo che si cominci a formare una leadership da risultati e non per designazione divina come è avvenuto per 37 anni.

- ruolo centrale e fondamentale sarà quello del COO (Chief Operating Officer), l’unica attività full time remunerata del Club. Dopo aver chiesto più volte a tutti, per evitare eventuali “ah, se l’avessi saputo…” abbiamo deciso con l’interessato (Federico Farinelli) di provare a vedere se funziona. Federico sarà il terminale gestionale ed operativo del Club. Nel pratico ogni gestore/responsabile di attività/service continuerà a fare ciò che deve/vuole fare in autonomia, dopo l’ok del Consiglio Direttivo, coerentemente al suo piano di attività annuale (predisposto a settembre). Federico dovrà accertarsi che le attività dei vari responsabili facciano il loro percorso senza intoppi, intervenendo, insieme a me, se e dove serve. Ancora più importante il suo ruolo con i terzi perché sarà spesso il primo fronte del Club. Sarà quindi questo il ruolo più cruciale del Club che non si può svolgere solo in funzione dello stipendio, ma anche e soprattutto per Amore del Club. Ma anche l’Amore, senza quel minimo “calore”…finanziario, presto entra in crisi perché c’è la vita di tutti i giorni da affrontare. Federico ha finora percepito una remunerazione base per vari motivi, il più importante dei quali è proprio aver interpretato io, per necessità o vocazione, tutti i ruoli, compreso quello della soubrette in prima fila.

Se vogliamo che per il futuro del Club, il COO cominci a fare attività gestionale e non puramente esecutiva, dobbiamo tutti, quelli che veramente amano il Club, concorrere a far diminuire i costi e, soprattutto, far aumentare i ricavi. Come? Con più Soci, specie aziende e più sponsorizzazioni, più attività collaterali del Club, senza fargli perdere la sua fisionomia di Associazione non profit, indipendente (soprattutto politicamente) e composta da amici veri (in quanto ne condividono i valori).

Conclusione: vedremo nei fatti chi veramente darà una mano, anche con idee e proposte nuove per il Canova. Grazie per i Vostri commenti e soprattutto suggerimenti operativi concreti a canovaclub@flamineservices.it.

Ricordiamo sempre e continuamente che le Associazioni come il Canova funzionano se ci sono persone generose e capaci che danno una mano nelle varie attività/service. Quelle più importanti cui ispirarsi sono state indicate, perché Voi ed io ringraziassimo i gestori attuali, nell’Effemeride I/II di qualche giorno fa.

Premesso che io non ho mai detto a nessuno cosa fare, ma lasciato che ognuno scegliesse il service più congeniale, dove offrire il proprio tempo/service, è anche vero che serve una mano, soprattutto in Solidarietà, Rapporti con i Media, Lavori di Segreteria amministrativi-gestionali e di coordinamento.

Chiudo sulla tragicommedia della vita, con un aforisma di Jean de la Bruyère "La vita è una tragedia per quelli che sentono, e una commedia per quelli che pensano" . Il passare del tempo, al netto di improvvise ed incontrollate pulsioni, sta portando il pendolo del suo umore sempre più verso una visione da commedia il Vostro

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