Gelso M. salvataggio equipaggio con Elicotteri
della Guardia
Costiera Italiana di lukehotsm
Il giorno 10 marzo 2012 durante la forte
mareggiata che ha spazzato le coste della Sicilia
Orientale la Motonave Gelso M., spinta dal forte vento,
si è incaglia sugli scogli nelle vicinanze di Siracusa.
Dopo aver constatato l'allagamento della sala macchine
ed il progressivo inclinarsi della nave il Comandante ha
ordinato l'abbandono richiedendo immediata assistenza
alla Guardia Costiera.
Valutate le condizioni meteo
particolarmente proibitive e l'impossibilità di
effettuare lo sbarco in sicurezza impiegando le
motovedette, la Guardia Costiera ha deciso di inviare
due elicotteri della Base Aerea di Catania.
All'arrivo degli aeromobili l'equipaggio della nave
abbandona la plancia e si raggruppa sul ponte poppiero
più alto in attesa di indicazioni per il salvataggio.
A
causa delle fortissime raffiche di vento che in quel
momento superavano i 110 km/h e della forte pioggia si è
immediatamente perso il contatto radio tra i
soccorritori ed il personale in difficoltà.
L'Equipaggio
del primo elicottero giunto in zona decide di tentare
l'ammaina di un Aerosoccorritore sul ponte ove si
trovavano le persone da evacuare utilizzando il
verricello di soccorso. Durante queste fasi il
mantenimento della posizione da parte dei piloti risulta
difficilissimo. Le forti raffiche di vento e le onde si
infrangono sulle strutture della nave investendo poi
l'elicottero creando una fortissima turbolenza e
riducendo ulteriormente la già scarsa visibilità.
Dopo
alcuni minuti i tentativi vengono interrotti poichè il
rischio che l'Aerosoccorritore urti le strutture della
nave è altissimo.
Gli Equipaggi di Volo decidono
quindi di procedere al soccorso impiegando la tecnica
dell' "hi-line" senza calare l'Operatore di Volo. Questa
procedura, nota a tutti gli Equipaggi delle Navi
mercantili e descritta nei manuali internazionali di
soccorso marittimo, sfrutta una fune guida vincolata al
gancio del verricello di soccorso. Questa viene lanciata
sul ponte e utilizzata per tirare il gancio a bordo e,
successivamente per ridurre le oscillazioni della
persona appesa durante il recupero. L'elicottero può
sfruttare la lunghezza di questa cima per spostarsi
dalla verticale durante i recuperi ed allontanarsi dalla
zona di turbolenza.
Per fare questo, però, è necessario
che l'equipaggio della nave si sposti il più lontano
possibile dalle strutture elevate.
Si riesce,
comunicando a gesti, a far scendere le persone in
difficoltà sul ponte poppiero più in basso, nelle
vicinanze della scialuppa di salvataggio.
A questo punto
si può iniziare il recupero. Gli elicotteri,
alternandosi sulla verticale del ponte, procedono con il
salvataggio. Il tutto è reso molto difficoltoso dalle
continue oscillazioni della nave, dalle fortissime
raffiche di vento e dalle ondate che investono in pieno
i velivoli facendo perdere ai piloti ed al verricellista
tutti i riferimenti visivi.
Le operazioni si
concludono dopo due ore circa, tutti i 19 membri
dell'Equipaggio in salvo sono stati precauzionalmente
affidati alle cure mediche predisposte dalla Capitaneria
di Porto di Siracusa.
Il filmato è il risultato
di vari spezzoni delle riprese di bordo effettute dal
AW139 con una video camera portatile ed alcune
effettuate da soccorritori a terra. Non ho montato
alcuna colonna sonora perchè secondo me è molto più
rappresentativo il "suono dell'elicottero"...per il
resto le immagini parlano da sole!!!
MEMENTO
AUDERE SEMPER !! |